CAMEROTA

Per chi frequenta il mare del Cilento, nel Sud della Campania, Camerota è una delle località più note. Un mare bellissimo, zona nella quale si trova Cilento Experience Rooms . Fra le località top della regione e del Tirreno, secondo Legambiente, molto apprezzato dai turisti sia italiani che stranieri per le splendide spiagge affiancate da torri e grotte sommerse ed emerse.

Nei dintorni, si trovano località ricche di interesse naturalistico, storico e artistico, da Paestum alle grotte di Castelcivita, ma oggi vogliamo raccontarvi alcuni segreti di Camerota. 

MARINA DI CAMEROTA

Marina di Camerota è la frazione più famosa del comune di Camerota , (antico borgo arroccato sul Monte Bulgheria) e ne rappresenta l’antico sbocco a mare. Oggi questo luogo è diventato una delle più note e ambite mete del turismo balneare cilentano, inizialmente perchè confinante con la vicina Palinuro con cui condivide una ampia spiaggia, in seguito perché le sue splendide coste fatte di ampie spiagge sabbiose e da un lato e di roccia con le caratteristiche piccole insenature dall’altro hanno ricevuto il giusto riconoscimento costa di Marina di Camerota grazie alla bellezza dei luoghi e la limpidezza delle acque marine.

Un tempo sorella povera di Capo Palinuro oggi Marina di Camerota è un piccolo borgo che offre ai turisti occasioni di divertimento e svago, bellezze naturali e costi contenuti rispetto alla sua blasonata vicina.
Uno dei luoghi di maggior interesse paesaggistico di Camerota è sicuramente Punta degli Infreschi, un luogo incontaminato dove il bagnante può ritrovare l’aspetto antico di questa costa che appare così come la videro i nostri antenati.

5 COSE DA VEDERE A CAMEROTA

Spesso si dice Camerota per brevità, indicando però la frazione Marina di Camerota. Frazione si fa per dire, dato che ha molti più abitanti del Comune: 3.500, contro i circa mille di Camerota. Che si trova in collina, a 7 km dal mare e dalla Marina. Probabilmente di fondazione greca (il toponimo deriverebbe dal greco kamarotos, curvo, che si riferisce alla presenza di grotte nel territorio), oggi merita una visita per la sua posizione arroccata, panoramica, e per il castello medievale (oggetto di restauri) in piazza Vittorio Emanuele III. L’edificio è di piccole dimensioni ed è dominato dalla torre normanna, alta 16,50 metri e realizzata nel XII secolo. Nel cortile interno è allestito un palco che nella bella stagione ospita spesso spettacoli e concerti.

Cale e insenature sono numerose, nel territorio di Marina di Camerota. Cala Bianca è stata “la spiaggia più bella d’Italia nel 2014”, alla faccia delle gettonatissima Sardegna. E ancora oggi questa piccola insenatura è un gioiello, da apprezzare soprattutto nei periodi meno affollati, ovvero giugno e settembre.
Un’altra spiaggia “nascosta” di Camerota è spiaggia Calanca, che pure dista pochi minuti a piedi dal centro del paese e dalla struttura di Cilento Experience Rooms: vi si accede attraverso una scalinata a gradoni che termina sull’unico tratto di spiaggia libera, meravigliosa.

Il modo più bello, però, per scoprire le coste di Camerota è dal mare, con una escursione in barca fra baie, calette nascoste e anfratti accessibili solo dal mare, come la grotta degli Innamorati o la grotta del Pozzallo. A organizzarle, assieme a suggestive lamparate (pesca notturna seguita da cena su una delle spiagge), la cooperativa Cilento Mare.

 

Come già detto, fin dall’antichità il territorio era noto per le sue grotte, lungo le coste e nell’interno. Per questa ragione è stato realizzato il Muvip, Ecomuseo virtuale del Paleolitico, un piccolo spazio al porto, accanto all’asl, con una sala informazioni, dove è possibile conoscere il territorio di Camerota e delle sue frazioni attraverso un plastico dell’area, scoprendone inoltre le caratteristiche grazie a una installazione di approfondimento, e una sala immersiva, dove grazie a moderne tecnologia le pareti sono sensibili al tocco e l’utente può scegliere quale percorso di scoperta delle grotte del territorio.

Fra queste la Grotta della Cala, proprio alle spalle della spiaggia principale di Camerota, inserita nella lista del patrimonio dell’umanità Unesco. Riaperta nel maggio 2016, la grotta, abitata già 45mila anni fa, ospitò sia l’Homo sapiens sia l’uomo di Neanderthal. All’interno, alcuni diorami riproducono in maniera realistica piccoli insediamenti preistorici, affiancati da autentici reperti e da accurati pannelli esplicativi.

Nel territorio dove è nata la dieta mediterranea (fu il dietologo americano Ancel Keys, negli anni Cinquanta, a studiare l’alimentazione dei cilentani, scoprendo che la bassa incidenza di malattie cardiovascolari fosse dovuta proprio alla loro tradizionali abitudini alimentari), è possibile ancora oggi scoprire nuovi sapori. Nuovi eppure antichi: nella frazione di Lentiscosa, alcuni irriducibili coltivano il maracuoccio, legume della famiglia delle cicerchie per secoli impiegato come alimento per il bestiame ma anche come fonte proteica per le popolazioni più povere.

Per preservare questo prodotto estremamente duttile – può essere cucinato come legume, ma anche trasformato in una sorta di polenta, la maracucciata, servita insieme a crostini di pane con olio extravergine, cipolla, aglio e peperoncino, e perfino macinato in farina per fare biscotti – è nato il presidio Slow Food del maracuoccio di Lentiscosa, che si aggiunge alle altre 8 eccellenze del territorio cilentano divenute Presidi Slow Food, dalle alici di Menaica alla cacioricotta del Cilento, dal cece di Cicerale alla soppressata di Gioi.


L’estate a Camerota ha anche i colori del sacro. I riti religiosi iniziano si parte il 17 e 18 maggio con la festa della SS. Annunziata a Licusati. Il patrono di Camerota, San Vincenzo Guerreri si celebra la seconda domenica di luglio con una suggestiva processione.
A Marina di Camerota la festa religiosa più sentita è quella di San Domenico di Guzman, che si festeggia dal 1° al 4 agosto, ricordando il salvataggio miracoloso di quattro marinai sorpresi in mare dalla tempesta.

L’evento probabilmente più suggestivo è quello che si svolge la seconda domenica di agosto presso la piccola chiesetta di S. Lazzaro, sopra baia degli Infreschi. Dopo le celebrazione religiosa, la processione porta la statua del Santo prima lungo il sentiero fino in spiaggia, poi in mare, su una barca di pescatori scortata al largo da altre barche.